ILCI
di Todi (Pg-Italy)
Feste,
Tradizioni
e
modi di dire.
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"E
sempre sia lodato Pancrazio, Santo in ciel, nostro
avvocato".
Il
Santo protettore è San
Pancrazio,il giovinetto cristiano martirizzato in epoca romana, la
cui statua si trova all'interno della Chiesa Parrocchiale.
La
festa, con relativa processione, viene celebrata la prima domenica
dopo il 12 maggio (giorno del santo).
Un
tempo particolarmente sentita era al festa del "Corpus
Domini" celebrata anch'essa con processione ed
"infiorata".
L'
Ascensione era anch'essa una festivita' importante: la notte precedente si
accendevano "i fuochi" da un'altura all'altra e si
gridava:
-
" Compa', che è domani? "
-
" L' Ascensione!"
-
" Sia Benedetto Dio Nostro Signore! "
Nel
giorno di Pasqua, infine, si era soliti giocare al "foriverde".
E
poi le feste legate alla Natura:
"Le
Rogazioni" per chiedere un buon raccolto.
"La
Scartocciata", quando si raccoglieva e si sistemava per l'inverno
il "granturco", che chiudeva gli impegni estivi (mietitura,
battitura etc.) con un ballo liberatorio. |
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Modi
di dire
M'armentovo:
mi ricordo.
A pomessa: al riparo dal vento
all' aquilone: dove batte tramontana
la sperella: spiraglio del sole
a la miriana: all'ombra
Scapa': Selezionare
Tamanto: enorme
Bistorno: Ovale
A cianfo: alla rinfusa
Gaffo: dispari
Pianello: pianerottolo
Giangica': Mordicchiare
Fantijole : Convulsioni infantili
Fa' pijà le fantijole: Spaventare
Arromenta':
Darsi da fare, sbrigarsi
Caraolla: Malleolo (Caviglia osso)
Stroncicato:
Graffiato
Arlocare: Mettere in ordine
Sbricciaiato: Spettinato
'Ncamato:
Rauco
'Nzorca' : Ungere, sporcare
Potto:
bambino
nicchio: piccolo (es. poro nicchio=povero piccolo!)
Muntigno: mucchio
es. "un muntigno de potti" : un folto gruppo di bambini
detto anche "pottolame".
"A
Sant'Arnallo delle cipolle, chi ci va', ci piglia moglie"
"I
quattro aprilanti 40 di' duranti"
"Quanno
sòna l'Avemmaria, anche il matto a casa sua"
"Bon
parla' de bocca molto vale e poco costa"
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La Chiesa Parrocchiale |
San
Pancrazio
Il 12
maggio si festeggia S.Pancrazio, uno dei numerosi martiri della
persecuzione dell'imperatore Diocleziano, che rese l'impero romano dal
284 al 305. Nella Chiesa antica Pancrazio rappresentò un modello di
adolescente che diede la vita per amore del suo Signore, rimanendo
fedele al battesimo da poco ricevuto. Era nato nel 289 in Frigia
(regione storica dell'attuale Turchia occidentale) da Cleonio e Cerada,
entrambi nobili, che professavano la religione pagana, in cui
educarono anche il figlio. Pancrazio, rimasto orfano in tenera età,
fu affidato alle cure dello zio Dionisio, eletto amministratore dei
beni patrimoniali che la famiglia del nipote possedeva in Frigia e a
Roma. Zio e nipote si trasferirono ben presto nella città imperiale,
dove una comunità cristiana viveva intensamente la fede nel Signore
crocefisso e risorto. Dionisio e il giovane Pancrazio vennero a
conoscenza della nuova religione e chiesero di farne parte. Si
sottoposero ad una impegnativa catechesi e, in una solenne veglia
pasquale, vennero ammessi nella comunità cristiana con il battesimo,
che fu loro amministrato con tutta probabilità dal Papa di allora, S.
Marcellino. A quel tempo imperversava, sulla giovane Chiesa di Roma,
la persecuzione di Diocleziano, la più grave e la più lunga di
tutte: una vera battaglia tra cristianesimo e paganesimo. Pancrazio,
già animato dal desiderio del martirio, venne arrestato e condotto
davanti al giudice, che lo interrogò su chi fosse. L'adolescente
rispose con fermezza: "Sono Pancrazio e sono cristiano". Era
la parola d'ordine. Il giudice tentò in tutti i modi di indurlo ad un
atto di culto verso l'imperatore. Il giovane cristiano si mostrò
irremovibile: non avrebbe mai rinunciato a Cristo per i favori di un
uomo, fosse anche l'imperatore di Roma. Allora il giudice fu costretto
ad applicare la legge e ordinò che Pancrazio fosse decapitato fuori
della città, sulla via Aurelia. La pia matrona romana Ottavilla prese
il corpo del martire e lo fece seppellire nel cimitero di Calepodio.
Cessate le persecuzioni contro la Chiesa, sulla tomba del giovane
martire fu innalzata una basilica, dove la comunità cristiana di Roma
si recava la domenica dopo la Pasqua per presentare al Santo i
neo-battezzati, che deponevano sul suo altare la veste bianca
indossata nel battesimo. Lo pregavano di poter imitare il suo coraggio
e la sua fede nel Signore risorto.
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Immagini a cura di Andrea Ceccarini |
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